Cosa si mangia a Natale ?

Eccomi qui, ormai al mio settimo Natale in Romania, periodo che in assoluto preferisco in questo paese. Mi piace il freddo ( ahimè, sempre più raro) di questi giorni. Mi piace l’aria intrisa di vino cotto e cannella che si respira nei bellissimi mercatini di Natale. Le “zaffate” di zucchero caramellato che arrivano dai venditori di Kürtőskalács , dove c’è sempre gente in coda in attesa di avere tra le mani il caldo cannolone di origini magiare da dividere con gli altri (difficile finirne uno da solo). E poi le “colinde“, i tipici canti natalizi che accompagnano i viaggiatori sui mezzi pubblici, le illuminazioni, i palazzi decorati, le tavole dei ristoranti….

Ma ecco, cosa si trova sulle tavole rumene il giorno di Natale? Diamo un’occhiata a quali sono i piatti della tradizione.

Come in Italia, regione che vai usanza che trovi, ma vediamo quali sono gli immancabili cibi del Natale.

Come ogni pranzo che si rispetti, si comincia con gli antipasti che vanno dalle uova ripiene (Ouă umplute),ai formaggi, salumi vari (mezeluri), gli immancabili cetriolini sottaceto, olive e șorici (cotica di maiale). Quest’ultimo ( che non ho mai capito, sembra di avere in bocca un elastico da masticare all’infinito) si accompagna alla Țuică il tradizionale  distillato di prugne che si beve all’inizio per aprire lo stomaco, alla fine per digerire e durante tutto il pranzo per fare baldoria.

A differenza delle tavole italiane, non esistono le portate, tutto viene messo a tavola come un vero baccanale ed i commensali si servono da soli, abitudine che facilita non poco il lavoro della padrona di casa, che si siede e si gode il pranzo coi commensali!

Sarmale

Quindi si troverà l’immancabile salada de boeuf (insalata russa con aggiunta di carne di manzo, quella usata per il brodo), i Sarmale (pacchettini di foglia di verza ripiena di riso e carne macinata),

Piftie

il Piftie (un buonissimo aspic di carne in gelatina),e poi lui, il re delle tavole rumene, il maiale! La tradizione  vuole che l’animale venga sacrificato il 20 dicembre, il giorno di Sant’Ignazio (Sfantul Ignat),  un rito accompagnato da molte usanze e superstizioni che meriterebbe un articolo a parte.

pomana porcului con polenta
patate paesane

Viene servito arrosto (friptura), stracotto (pomana porcului),in salsicce, a spezzatino (tochitura), o stinco ed accompagnato a vari contorni che vanno dal classico purè alle patate țărănești ( paesane, con cipolla e pancetta,gustosissime), polenta (mamaliga), varza calita (verza stufata con costine affumicate) e i muraturi (sottaceti misti, rigorosamente fatti in casa).

Cozonac

E poi ci sono i dolci, primo tra tutti il Cozonac, che come il suo fratello italiano panettone, si trova sia industriale che artigianale nelle pasticcerie. Ma in molti preferiscono farlo in casa, con la ricetta di famiglia. A seguire ci sono torte, biscotti e pasticcini che si è soliti preparare o comprare in questi giorni.

Sembra tanta roba, lo so, ma (bagno nella Țuica a parte) io sono abruzzese….mia madre sa fare di peggio !!!