Guerra in Ucraina.

Da più di un mese la Romania si trova al confine di un paese in guerra.

Da nord a sud est ci sono quasi 650 km in comune e 5 punti di frontiera attraverso i quali sono enterate, al momento, mezzo milione di persone.

La maggior parte dei rifugiati, donne e bambini, si fermano in Romania pochi giorni, sono diretti più lontano, in altri paesi europei. Quelli che rimangono qui (circa 80.000) lo fanno perchè non hanno nessun posto o nessun parente da raggiungere, altri non vogliono allontanarsi troppo dal proprio paese perchè sperano che la guerra finisca presto.

Ultimamente è cresciuto anche un altro fenomeno, persone che si sono fermate prima del confine, in Ucraina, e aspettano l’evolversi della situazione, ma hanno altrettanto bisogno di assistenza, tant’è che la Romania sta mandando aiuti umanitari anche oltre confine e in Moldavia.

Ed è proprio dell’aiuto ai rifugiati che voglio parlare, perchè i Romeni hanno agito subito e con grande partecipazione.

Moltissimi hanno aperto le loro case ospitando o dandole in uso (anche a chi è scappato portandosi dietro cani e gatti) fornendo tutto il necessario, Altri hanno hanno raggiunto le frontiere e offrivano il trasporto per qualsiasi destinazione.

L’incontro di un cane romeno e un cane ucraino a Brasov

Chi è partito volontario andando a portare assistenza, conforto e beni di prima necessità ai confini, chi il volontariato lo fa “a casa propria” aiutando nelle stazioni ferroviarie, nelle case di accoglienza, con cibo, vestiti, medicine ecc.

Ci sono medici, dentisti, veterinari, avvocati, traduttori, notai, psicologi che si offrono ad aiutare chi ha bisogno dei loro servizi. Parrucchieri, estetisti, ristoranti, sartorie ecc che offrono lavoro.

E gli Ucraini ringraziano, mandano foto e pensieri, e si lasciano andare, ora che sono al sicuro. I Romeni hanno un cuore grande!