Il Dianei 4, nell’omonima via, è uno dei locali di maggiore tendenza di Bucarest, uno di quei luoghi alternativi che alla sera si riempiono di giovani che vengono a bere birra (artigianale), gustare cibo ( rigorosamente organico) e ad ascoltare musica
La location è molto particolare, si tratta di una casa degli anni ’20, rimasta così com’era, nessun opera di recupero è stata fatta, se non quella di cercare di riportare alla luce quello che la barbarie comunista aveva coperto. Le mura sono scrostate, ma in alcuni punti è possibile ammirare quelli che erano gli affreschi di un tempo.
Una vecchia stufa dell’epoca dà un’aspetto familiare a questa casa che di primo acchito sembra “stregata”. Il giardino, la terrazza, la rastrelliera per le bici, invece danno un tocco nostalgico urbano
Appartenuta nel periodo interbellico ad un certo Eugene Fenster, di cui non si sa nulla, la casa è stata nazionalizzata nel 1950, e ne conserva ancora la piastrella con la scritta IAL.
Nel 2007, dopo una lunga causa è tornata in possesso degli eredi legittimi, che ormai trasferitisi in Francia hanno preferito venderla all’attuale proprietario.
Ma quello che pochi sanno è che in questa abitazione, oltre ad essersi alternate molte famiglie coabitanti, è stata una di quelle case di “passaggio” servite a Ceausescu per uno dei suoi maggiori business: la vendita degli ebrei.
Ancora i vicini ricordano il viavai di persone con la valigia che stazionavano in questa villetta per qualche giorno, per poi proseguire verso Israele.
A partire dal 1965 il Conducator ha iniziato un contabilizzato commercio estero con questo paese , che senza immigrazione non sarebbe sopravvissuto, con lo scopo primario di procurarsi valuta straniera.
Esisteva un vero e proprio tariffario, da 1500 dollari per un operaio fino a 30 mila per un laureato.L’istruzione fornita aveva un costo. In 25 anni ha intascato circa 124 milioni di dollari.
Del resto, come egli stesso ha ammesso:”Il petrolio, gli ebrei e gli șvabi (svevi del Danubio, anche per loro lo stesso commercio, ma in forma ridotta) sono le merci più ricercate da esportazione“.