Il Castello dei Corvino di Hunedoara

castelul-corvinilor (1)Quando si va a visitare un castello c’è sempre quella bella attesa del momento in cui esso si inizia ad intravedere…ecco questo ad Hunedoara non accade. L’orizzontalità del paesaggio viene interrotta dalla vista di una serie di rovine industriali che coprono questa spettacolare costruzione.

Ma come hanno potuto costruire così tante fabbriche ( oggi abbandonate) ed altro senza lasciare un minimo di fascia di rispetto di fronte ad una costruzione di tale imponenza?

Negli anni ’60 i complessi siderurgici di Hunedoara rappresentavano un talebanconota vanto per l’efficienza della produttività, che l’immagine di una foto scattata dal castello verso di essi (e non il contrario!) è stata stampata sulla banconota da 25 lei (1966).

Per fortuna una volta iniziato a percorrere il ponte levatoio tutto questo si dimentica in fretta e si entra nella storia e nella fiaba.

Tra i più bei manieri medievali d’Europa, al pari di quello di Ludwig in Baviera, di Chillon in Svizzera, ecc, il Castello dei Corvino è Il più importante monumento di architettura gotica in Romania.

Nel XV-esimo secolo, quando iniziò la costruzione del castello, la Transilvania si trovava sotto l’amministrazione del Regno d’Ungheria. I lavori volti a trasformare l’antico castrum romano in un castello fortificato iniziarono su ordine del principe Iancu de Hunedoara, governatore d’Ungheria. Le torri di difesa, le guglie gotiche, i fossati, le mura merlate, i ponti levatoi del castello erano una novità nell’architettura militare della Transilvania del XV-esimo secolo. L’artefice della trasformazione, in un periodo successivo, del castello fortificato in una sontuosa residenza signorile, fu Mattia Corvino, nome italianizzato di Matyas Hunyadi, re d’Ungheria e figlio del principe Iancu. Egli fu alleato e poi nemico del principe della Valacchia, Vlad Tepes III, meglio noto come Dracula.

Il giovane re d’Ungheria, è tra le figure più interessanti del rinascimento. Oltre ad essere un abile soldato, un grande sovrano (era chiamato Mattia il Giusto), era considerato un grande mecenate, e con la seconda moglie, l’italiana Beatrice d’Aragona,figlia di Ferdinando I di Napoli, fondarono la Biblioteca Corviniana, all’epoca seconda solo a quella Vaticana.

corvoMolte sono le leggende che si narrano intorno a questo luogo, prima tra tutte quella dello stemma dei Corvino, rappresentato da un corvo con un anello sul becco. Si dice che Iancu de Hunedoara fosse figlio illegittimo del re d’Ungheria, Sigismundo di Lussemburgo, e di una bella donna, il cui nome era Elisabetta. Per salvarle l’onore, il re le fece sposare uno dei suoi capitani d’esercito. Le diede un anello in regalo per il figlio che sarebbe nato, affinchè, da grande, fosse riconosciuto e accolto alla sua corte. Durante un viaggio, il figlioletto illegittimo di Iancu de Hunedoara dimenticò l’anello sul prato. Un corvo, attirato dal brillare dell’anello, lo prese nel becco e cercò di portarselo via. Allora il bambino prese un arco e una freccia e lo colpì, recuperando il gioiello. Quando crebbe e si presentò alla corte di Iancu de Hunedoara, raccontò la vicenda al re, il quale, impressionato, decise che il corvo con l’anello d’oro nel becco sarebbe diventato il simbolo della famiglia principesca.

Un’altra leggenda, piuttosto triste, racconta che tre turchi, che erano incarcerati nella prigione del castello, scavarono per quasi 15 anni un pozzo di 30 metri nel cortile. Lo fecero in cambio della promessa del principe Iancu di liberarli. Una volta finito il lavoro, chiesero che la promessa fosse mantenuta, ma per loro sfortuna, nel frattempo il principe era morto, e sua moglie invece di liberarli li fece uccidere.

E poi la storia di Ana Torok, moglie del nobile Joan, sempre in guerra, pare che al rientro al castello, accecato dalla gelosia la uccise conficcandole un chiodo nella testa.

Questi aneddoti assumono qualche fattezza di verità se si scende nei seminterrati a visitare le prigioni e le stanze di tortura, arricchite dagli strumenti (per fortuna non autentici).

 

Si visita quasi tutto, la Sala della Dieta, la Cappella, le logge e e le torri.

sala dieta 2

cappella torre

Io sono stata particolarmente fortunata, in questi giorni la Universal Studios sta girando alcune scene di Dragon Heart 4, motivo per cui ho trovato troni finti, candelabri di ferro, arazzi ed altri mobili. E tutto il cortile cosparso di paglia, cesti, panche e carretti.Questo ha tolto parecchio all’immaginazione, ma è servito a darmi un’idea di come poteva essere in quell’epoca.

cortile

E’ tra le locations più gettonate delle pellicole fantasy/medievali. Anche Ghost Rider è stato girato qui.

A proposito di locations, non c’è molto da vedere in questo angolo di Romania, ma se si è arrivati da queste parti, perchè non fermarsi a dormire all’Arsenal Park, hotel unico nel suo genere in Europa e a meno di mezz’ora di macchina da qui?

Un miliardario rumeno ha comprato questo vecchio arsenale militare, con i resti di tutto quello che conteneva, e lo ha trasformato in un parco avventure per adrenalinici.

catapulta Camera-TAB-Arsenal-Park-003

A prezzi davvero abbordabili si può dormire in  camerate, cingolati, bunker, letti a catapulta, oppure si può optare per soluzioni privilegiate come l’appartamento del colonnello o la villa del generale. Tra le attività ci sono gli addestramenti militari in stile Full Metal Jacket, gite in cingolati, simulazioni di battaglia e poligono (con Kalasnikov). Chissà come sarà il rancio!

Chi fosse interessato a visite guidate di Bucarest o della Romania può contattare Ursula

3 pensieri su “Il Castello dei Corvino di Hunedoara

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